Con una quota di 3'202 m s.l.m. il punto più elevato è rappresentato dal Puntone dei Fraciòn, mentre la quota più bassa è posta a 502 m sul fondovalle nel Comune di Buseno. Questi grandi dislivelli in uno spazio molto ristretto rendono la Val Calanca molto interessante e diversificata dal punto di vista naturalistico e faunistico. Ciò è dimostrato dalla presenza di numerosi biotopi di grande valore ecologico.
Zone golenali
Lungo il fiume Calancasca si trovano alcune zone golenali, come ad esempio quella d'importanza nazionale che da Cauco si estende fino a Santa Domenica (Pian di Alne), rinaturalizzata con successo negli scorsi decenni. La piana alluvionale è inoltre inserita nell'inventario delle zone di riproduzione degli anfibi d'importanza nazionale e presenta una straordinaria varietà di piante (paradisia, Orchide sambucina), molte specie di farfalle (Boloria titania, Nymphalis antiopa), libellule, cavallette (Conocephalus fuscus), anfibi (rospo comune, rana alpina), rettili (vipera, colubro liscio), pesci (trota fario, scazzone), uccelli (cuculo, merlo acquaiolo, picchio verde) e animali selvatici (cervo, capriolo, volpe, tasso, ecc.). La vegetazione predominante è costituita da un bosco golenale luminoso di ontani bianchi, che offre importanti rifugi per diversi mammiferi.
Il paesaggio fluviale della Calancasca, con i suoi boschi golenali naturali e diversi tratti naturali, è inserito nell'inventario cantonale dei paesaggi. La Val Calanca è ricca di riali laterali, sorgenti e di splendide cascate. La più spettacolare e conosciuta è la cascata del Frott nella frazione di Augio.